Mummys Gold

29/04/11

I casinò americani si adattano ai momenti di crisi

Ecco una buona notizia per chi frequenta i casinò americani – le persone che gestiscono i casinò negli Stati Uniti stanno capendo una dura verità: la gente va sempre meno al casinò.

Anzi peggio, le persone che andavano regolarmente al casinò ora non ci vanno proprio più! Questo è un dato che ci si poteva attendere se si prende in considerazione il difficile momento economico ed i problemi finanziari che molte persone hanno. Ovviamente la prima cosa a cui si rinuncia se non si hanno soldi sono i divertimenti.

Recentemente tuttavia, i numeri dimostrano che i visitatori dei casinò stanno aumentando di nuovo. Sarà dovuto ad un miglioramento della situazione economica? Forse. O forse ciò si verifica perchè i casinò stanno imparando come adattarsi e cambiare il loro stile per adeguarsi meglio ad un ambiente esterno in continuo mutamento.

Prendiamo come esempio i casinò della città di San Diego. Secondo quanto si legge in un articolo scritto da Onell R. Soto, i proprietari di casinò di questa zona hanno capito come fare a sopravvivere nei momenti difficili e anche come fare a crescere e svilupparsi.

Stanno raggiungendo questi obiettivi tagliando i costosi progetti di espansione che avevano pianificato (eh sì, perchè ci sono alcuni casinò che sembrano voler crescere ed ampliarsi costantemente). Stanno inoltre aggiungendo nuovi servizi e nuove attrazioni allo scopo di offrire qualche novità ai loro clienti.

Ad esempio: cosa ne pensate di ristoranti più grandi e di migliore qualità? E cibo meno costoso? Ed un menù più ricco e vario? Naturalmente mangiate tutto quello che potete, i buffet sono la cosa migliore.

E non dimenticatevi di provare la costata che costa meno di $5! Morale della storia: i visitatori dei casinò ora hanno molte più ragioni per andare al casinò. Non si tratta più solo di giocare e scommettere, c’è un’intera offerta di intrattenimenti pronta ad aspettarli. E a noi tutto questo sembra davvero un risvolto positivo.

28/04/11

Il fumo non aiuta i casinò di Atlantic City

I proprietari dei casinò di Atlantic City non possono più lamentarsi. Sono riusciti a convincere i politici della città che i fumatori erano fondamentali per la loro sopravvivenza ed il divieto di fumo è stato rimosso. Ora sembra con i fumatori nelle loro proprietà, la loro esistenza è ancora minacciata.

I dati sulle entrate rivelati alcuni giorni fa sui casinò di Atlantic City parlano di un calo dei profitti del 10%, nel mese di gennaio, per undici casinò di Atlantic City. “Ed ora che tipo di scuse hanno? I proprietari dei casinò ci hanno detto che permettere il fumo nelle sale da gioco e mettere a rischio la nostra salute era l’unico modo per far andare bene gli affari”, ha detto un dealer arrabbiato.

Lo scorso gennaio i casinò hanno guadagnato circa 211,6 milioni di dollari dalle slot machine; la cifra è molto al di sotto di quella del gennaio 2008. Anche i giochi da tavolo non sono andati bene se confrontati con l’anno precedente, hanno infatti perso il 9,1%.
Quello che è abbastanza ironico è che il Trump Taj Mahal Casino Resort, che ha registrato una crescita nelle entrate del 10, è anche quello in maggior pericolo. Il Resorts Atlantic City ha avuto la performance peggiore tra i casinò di Atlantic City ed ora si trova faccia a faccia con il fallimento.

26/04/11

Casinò americani: aiutano il turismo

La recente indagine svolta dalla American Gaming Association dimostra che i cittadini americani credono che i casinò siano una parte essenziale del settore turistico nazionale.

I cittadini sono anche fortemente convinti che i casinò abbiano aiutato l’economia degli Stati in cui sono presenti, e che abbiano un ruolo fondamentale quando si tratta di scegliere una destinazione di viaggio da parte dei turisti.

Quando è stato chiesto “quanto importante pensi che sia il settore dei casinò in termini di industria dei viaggi e del turismo negli Stati Uniti?” gli intervistati hanno scelto “molto” o “abbastanza importante” due volte su una, con una piccola percentuale di persone che hanno dichiarato “poco” o “per nulla”. Gli operatori turistici si sono espressi ancora più a favore del gioco d’azzardo, con un 84% che ha dichiarato che il gioco è almeno “abbastanza importante”.

Tre quarti delle risposte date sia dal pubblico generale che dagli agenti di viaggio ha detto che i casinò attirano turisti, che visitano anche le zone circostanti dando sostegno a tutta l’economia. Gli intervistati provenienti da Stati che non ospitano casinò hanno dichiarato di pensare che i loro Stati potrebbero trarre beneficio dall’introduzione dei casinò, sia per quanto riguarda il turismo che in altri settori dell’economia.

Meno del 10% del campione ha detto che i casinò scoraggiano i visitatori e in qualche modo danneggiano l’economia locale. La ricerca ha inoltre rilevato che l’81% delle persone pensano che i casinò siano accettabili, mentre il 17% crede che non dovrebbero essere disponibili.

Donald Trump e Figlia tornano agli affari


Se Donald Trump riesce a prendere denaro a prestito per finanziare i casinò, allora la crisi economica é davvero finita. Donald Trump sta tornando a fare affari nel settore del gioco grazie ad un accordo per riguadagnare il controllo dell’impero dei casinò americani che portano il suo nome e che sono attualmente in bancarotta.


Cinque anni dopo aver abbandonato gli affari, Trump ha fatto un’offerta di $100 milioni per riottenere la proprietà di Trump Entertainment Resorts, che gestisce tre grandi resort-casinò nella mecca dei casinò del New Jersey, Atlantic City.

Trump ha dichiarato che lavorerà con sua figlia Ivanka per riportare al successo la società: “come ho fatto in passato, renderemo di nuovo Atlantic City una destinazione imperdibile”. I Trump e la banca hanno in progetto di investire 100 milioni di dollari per migliorare i tre casinò.

Ivanka Trump ha detto che le priorità sono quelle di riportare il Trump Taj Mahal Casino Resort, il Trump Plaza Hotel e Casino e Trump Marina Hotel Casino ad un livello che consenta loro di competere con le sfide poste dagli altri casinò di Atlantic City.

La fama di Trump non é mai stata cosi’ buona, anche quando le sue fortune sono state colpite dalla bufera della recessione. Ospita il programma “The Apprentice” in America, che tornerà anche la prossima stagione con partecipanti famosi, e in giugno ha avuto successo come nuovo mananger della televisione che trasmette il Worldwide Wrestling Entertainment’s RAW. Donald é tornato!!

20/04/11

Niente più Casinò Riverboat

I Casinò Riverboat (sui battelli) hanno fatto il loro tempo. Solo 15-20 anni fa, questi particolari casinò erano al massimo del loro successo, in diverse parti d’America.

Moltissime persone li frequentavano, non solo per i loro giochi, ma anche per i loro servizi. Recentemente, un altro casinò riverboat ha chiuso.

Il Diamond Jo, un simbolo di Dubuque (nello stato dell’Iowa) è stato chiuso e sarà rimpiazzato da un complesso dedicato al gioco situato proprio al di là della strada.

Ecco la sua storia:
Il Diamond Jo Casino ha chiuso alle 2.00 del mattino, concludendo una tradizione di casinò sui battelli che era iniziata 17 anni fa. Il primo casinò riverboat dell’Iowa, il Casinò Belle, resto aperto dal 1991 al 1993. Il Diamond jo Casino aprì il 18 maggio del 1994, e fu sostituito da una grande battello – quello attuale- nel 1995.

Quasi 17.500 metri quadrati di superficie dedicati al gioco e al divertimento andranno a sostituire il battello. Il giorno della chiusura, la clientela è stata più numerosa del solito. Credo che molti clienti si siano recati sul battello per poter dire di essere stati al Diamond Jo l’ultima vola che ha aperto le porte al pubblico.

Sono anche sicuro che un certo numero di clienti si è presentato per il legame affettivo con il casinò. Dopotutto il Diamond Jo era, per molte persone, qualcosa di più che una semplice sala da gioco.

In quel luogo molte persone si sono sposate o hanno festeggiato eventi importanti. Fa un po’ tristezza sapere queste cose. Anche se in fondo i casinò non spariranno dalla zona, si sono solo spostati di indirizzo.

Casinò del Nevada ed Età dei Giocatori

I casinò di Las Vegas sono alla ricerca di nuovi modi per rigenerare le entrate perse a causa dello stallo dell’economica nazionale. Anche lo stato del Nevada spera che l’industria del gioco d’azzardo vada meglio, visto che meno entrate per i casinò significano meno tasse per lo Stato.

Si parla quindi dell’ipotesi di cambiare la legge dello Stato del Nevada per abbassare l’età legale per il gioco d’azzardo da ventuno a diciotto anni.

L’avvocato di alcune società di gioco locali, ha chiesto ai legislatori un loro parere in merito alla questione, durante la riunione della Nevada State Bar Association.

Mentre è stato sottolineato che, se venisse cambiato il limite d’età, ci potrebbero essere maggiori problemi legati alla dipendenza da gioco, né il presidente del Comitato Nazionale di Controllo sul Gioco né il presidente della Commissione per il Gioco del Nevada hanno avuto espresso disapprovazione per la proposta.

Dennis Neilander
della Commissione di Controllo ha detto che proporrà l’argomento con i legislatori più importanti dello stato, per capire la loro opinione. Per abbassare il limite esistente, dovrebbe venir approvata una nuova legge dall’assemblea legislativa ed il governatore dovrebbe firmarla.

A Patrick Henderson
, un marine di 20 anni, è stato chiesto un parere sulla questione mentre si trovava a Las Vegas per una vacanza: “Se posso rischiare la vita in giro per il mondo in una guerra, allora perché dovrebbe essere un grosso problema se voglio giocare a carte o alle slots?”

Atlantic City e il divieto di fumo

Atlantic City, N.J. – Con l’economia che va sgretolandosi e le entrate che sprofondano, Atlantic City sta considerando di rimandare l’inizio del divieto totale di fumo nei suoi 11 casinò.

Il divieto che fu approvato dopo un anno e mezzo di battaglia tra i lavoratori di casinò e gli operatori di sale da gioco.

Ma anche prima che venisse approvato, i proprietari di casinò dissero che loro temevano che il bando sarebbe costato all’industria milioni di dollari in entrate perse e avrebbe condotto a perdite di lavoro. Ciò avveniva prima che il calo di Wall Street e la crisi economica rendessero le cose ancora peggiori.

Il Consiglio Municipale si riunirà per considerare di rimandare il divieto, nella sua riunione di mercoledì sera. Non sappiamo ancora per quanto il divieto verrà rimandato.